Stipsi e Alimentazione

 Si parla di stipsi (o stitichezza) quando la frequenza dell'evacuazione è inferiore a tre volte alla settimana a cui possono correlarsi altri sintomi come dolori addominali, meteorismo, gonfiore, difficoltà a espellere le feci dure e disidratate, senso di evacuazione incompleta e necessità di ricorrere a manovre manuali per favorirne l'espulsione.

La stitichezza da saltuaria diventa cronica quando i disturbi perdurano da almeno o più tre mesi nel corso dell'ultimo semestre.

Quali sono i fattori di rischio? Possono predisporre e aumentare il rischio di stitichezza una dieta scorretta e povera di fibre (frutta, verdure e cereali), una insufficiente idratazione, l'inattività fisica, eccessive situazioni di stress e alcune condizioni patologiche.

LA DIETA CONTRO LA STITICHEZZA

  • Assumere 30 g di fibre al giorno che si ottengono con almeno una porzione di verdura ad ogni pasto, cotta o cruda e con 2-3 frutti di medie dimensioni.
  • Alternare i cerali raffinati, quali pane, pasta e riso, con quelli integrali.
  • Consumare almeno due volte a settimana i legumi. In caso di meteorismo preferirli passati o centrifugati.
  • Aumentare l'apporto di acqua ad almeno 2 litri al giorno.
  • Limitare l'assunzione di alcool, tè e caffè.
  • Evitare i formaggi fermentati, i fritti e i grassi di origine animale.

Oltre a seguire una dieta corretta, è importante anche avere uno stile di vita regolare: è fondamentale mangiare ad orari regolari, senza saltare i pasti e masticando lentamente (una eccessiva introduzione di aria potrebbe causare aerofagia o meteorismo).

Non va trascurata infine l'attività fisica. E' necessario mantenere uno stile di vita attivo per stimolare la funzionalità intestinale.

Per combattere la stitichezza, è importante correggere il proprio piano alimentare con l'ausilio di un nutrizionista.


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